La violazione dellâintimitĂ della propria casa è un trauma subito ogni giorno da moltissime persone nel mondo
Cosa si può fare per migliorare la sicurezza nelle nostre abitazioni?
Intanto dobbiamo analizzare la nostra casa, verificando lâesistenza di eventuali punti di debolezza.
Oltre ai soliti controlli su porte e finestre, i punti deboli per antonomasia delle nostre abitazioni, oggi lâattenzione va tenuta alta anche sulla possibilitĂ di essere ingannati con stratagemmi fantasiosi anche utilizzando apparecchiature elettroniche allâavanguardiaâŚ..
Fino a prima dello svuotamento dei paesi verso le cittĂ la sicurezza era garantita dallâocchio vigile del vicino, le famiglie, le comunitĂ erano collegate fra loro erano cioè in relazione.
Lâuomo moderno fatica a fare relazioni, a meno che non ne abbia un interesse specifico, nello stesso condominio, si prende tutti i giorni lâascensore insieme e non si conosce il nome del tuo vicino ed a fatica lo si saluta.
Non esiste tecnologia che tenga a confronto perchĂŠ, come si legge quotidianamente sui giornali, molto spesso le persone gridano, lanciano allarmi, ma poi non interviene mai nessuno perchĂŠ non esistono relazioni.
Per gli amanti della tecnologia esistono dei sistemi tipo NEXTDOOR che è il social network di vicinato dove puoi registrarti e costruire una tua community virtuale e poi se vuoi reale di quartiere. Negli Stati Uniti è usata spesso per il fine della sicurezza segnalando la presenza di eventuali malintenzionati in alcune zone oppure lâavvenuto evento negativo presso un indirizzo ed in tempo reale la rete reagisce.
Quindi dopo aver fatto tutto quello in nostro potere, chiudendoci dentro come fossimo in un bunker, cominciare a costruire relazioni con i vicini e rendere i condomini delle microcomunità sicure che si aiutano reciprocamente a partire dal sale e dal caffè come si faceva una volta può essere una soluzione economica ed efficace.